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Ufficio Stampa

Torneo Fabbri 2025. Per i rappresentanti della Sardegna sono stati..”tre giorni intensi che non dimenticheremo”

06 Gennaio 2025

E’  stato sicuramente un sacrificio (bloccare le vacanze di fine anno), ma anche un modo, per atlete (con allenatori e arbitri al seguito) che hanno partecipato a Rimini al Torneo Fabbri, di arricchire il proprio bagaglio tecnico e umano.

Torneo voluto dalla Federbasket e che ha visto in campo le migliori 96 Under 15 selezionate nel corso della stagione dallo staff tecnico del Settore Squadre Nazionali Femminili.

E tra queste 96 potenziali, future campionesse, ben 5 arrivavano dalla Sardegna. Con loro anche il coach Alberto Bonu (RTT della Fip Sardegna) e il giovano arbitro (classe 2008) Francesco Cocco di Sassari.

Indubbiamente giorni intensi fatti di levatacce, allenamenti e partite (quattro in meno di 48 ore) che hanno impegnato le ragazze e i relativi staff.

La vittoria finale è andata a Rebound, tra le cui fila ha militato la nostra Isabel Giselle Douglas, atleta tesserata per la Mercede Alghero, che in finale ha superato Assist per 76-51.

Chiuso il torneo con medaglie, abbracci e le immancabili lacrime si ritorna a casa, ma nel cuore di molte rimane il ricordo di giornate passate in campo, la tensione durante le gare, la gioia per una vittoria o la tristezza perché la vittoria non è arrivata. Ricordi, ma anche un bagaglio d’esperienza costruito confrontandosi con altre realtà della pallacanestro giovanile italiana. Giorni nei quali sono nate tante amicizie che, nel mondo dello sport, spesso durano per sempre.

Ma abbiamo chiesto direttamente alla “comitiva” Sardegna un bilancio di questi tre giorni a Rimini.

Giselle Isabel Douglas – Mercede Alghero – Rebound. “L’esperienza vissuta al Torneo Fabbri la ricorderò sempre. Ho fatto parte di un gruppo per me sconosciuto, ma in poco tempo siamo diventate una squadra a tutti gli effetti e abbiamo legato molto. All’inizio, ma credo sia normale abbiamo avuto delle difficoltà però poi anche lo stare assieme sempre, sia in campo che in hotel e il  vederci ad ogni ora del giorno ci ha aiutato molto a legare sia dentro che fuori dal campo. Ho imparato anche molte cose a livello tecnico, cose che magari non conoscevo o a cui prestavo poca attenzione. L’aspetto che mi è piaciuto di più di questo torneo è che tutte le partite sono state combattute fino all’ultimo minuto. Poi grazie all’impegno mio e delle mie compagne di squadra abbiamo avuto la fortuna di concludere questo torneo vincendolo e sono molto felice. Sicuramente rifarei questa esperienza altre volte”.

Eleonora D’Alo – S.A.P. Alghero – Pick’n’Roll. “Sono stati dei giorni davvero belli quelli trascorsi a Rimini in occasione del Torneo Fabbri. Una fantastica esperienza che certamente mi ha aiutata a crescere. Ovviamente non conoscevo le mie compagne, ma nel corso di poche ore siamo divenute squadra. Un bel gruppo certamente, compresi gli allenatori che ci hanno fatto lavorare tantissimo, imparare e soprattutto crescere sotto l’aspetto tecnico e umano. Una manifestazione che mi ha fatto capire il livello della pallacanestro giovanile fuori dalla nostra Sardegna e su cosa dobbiamo migliorare per competere con formazioni e giocatrici più quotate”.

 Alberta Sanna – Dinamo Lab Sassari – Zone Press. “Un’esperienza che mi ha fatto crescere e ha stimolato in me la voglia di lavorare con maggiore impegno per poter arrivare a competere con giocatrici di alto livello, quali quelle affrontate nel torneo. La cosa che mi ha impressionato è che, pur non conoscendoci, in poco tempo, grazie anche all’aiuto dei tecnici che ci hanno supportato, siamo diventate una squadra. E’ stato davvero tutto molto positivo”.

Carlota Grace Jordan – Basket Antonianum – Slam Dunk.Partecipare a questo torneo nazionale è stata un’esperienza fantastica. Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con altre 95 giocatrici di alto livello, migliorando tantissimo a parer mio quello che è il mio bagaglio tecnico. Ogni partita è stata una sfida che mi ha motivato a dare il massimo, pur conoscendo le mie compagne di squadra da poco tempo. Per me il supporto dato dagli allenatori mi ha aiutato e stimolato, soprattutto nello stare concentrata durante i tre giorni. Indubbiamente il Torneo Fabbri è stato un evento che mi ha spinto a lavorare ancora più duramente e spero di poter partecipare anche in futuro a manifestazioni del genere“.

Fatima Ramahi – G.S. Oratorio Elmas – Box Out. “Tutto incredibilmente bello. Non avevo mai avuto modo di partecipare a manifestazioni del genere e per me è stata l’occasione per potermi confrontare con compagne, provenienti da diversi regioni italiane e con conoscenze tecniche e di gioco diverse dalle mie. Ragazze con le quali mi sono confrontata, che mi hanno aiutato e grazie a loro, ma anche agli insegnamenti dei tecnici, ho potuto davvero imparare cose nuove che, sono certa, arricchiranno il mio bagaglio tecnico”.

Alberto Bonu – RTTF Sardegna – coach Alley Oop. “Devo ammettere che ho vissuto un’esperienza molto bella. Un torneo diverso dal solito, nel quale le ragazze hanno avuto modo di confrontarsi, tra di loro considerando il fatto che tutti i gruppi avevano atlete che non si conoscevano e non avevamo mai giocato assieme. Così come lo è stato per noi allenatori. Per quanto mi riguarda, sono molto felice e onorato di aver trascorso tre giorni intensi di lavoro come tecnico e di aver condiviso l’esperienza in panchina, assieme a l’ex azzurra Kathrin Ress (132 presenze con 1.013 punti), e al tecnico della Futurosa Trieste Simone Babic. Con loro si è creato subito un ottimo rapporto di staff e li ringrazio per il supporto e i tre giorni passati assieme. Per chiudere, dopo i compagni di viaggio e le giocatrici, volevo ringraziare a nome mio e delle ragazze il Comitato regionale della Fip Sardegna per l’opportunità dataci nel poter partecipare a questa manifestazione, che ci ha indubbiamente arricchito sia sotto l’aspetto tecnico ma anche umano”.

Francesco Cocco – Arbitro 2008 – Sassari. “E’ stata certamente un bella esperienza, molto formativa dal punto di vista arbitrale. Mi sono confrontato con altri 19 arbitri provenienti del resto d’Italia ed è stato un vero piacere, conoscerli, parlare con loro e soprattutto imparare. Indubbiamente torno a casa con nuove certezze”.